ROMA – La Diocesi di Roma ha accolto il suo Vescovo: centinaia di fedeli si sono radunati attorno alla Basilica di San Giovanni in Laterano per l’arrivo di Papa Francesco sul colle Celio. Una prima sosta nel largo di fronte al Palazzo del Laterano sede del Vicariato, che da ieri si chiama “Largo Giovanni Paolo II” come recita la targa che il sindaco Gianni Alemanno ha scoperto e che il Papa ha benedetto. Lungo il percorso l’auto papale si è fermata più volte per salutare i fedeli; commovente anche l’ingresso in chiesa per l’abbraccio a persone disabili e ammalate. Poi la celebrazione eucaristica davanti a presbiteri, diaconi, religiosi e laici, e famiglie. Nella Domenica delle Divina misericordia la riflessione di Papa Francesco è incentrata sui diversi episodi evangelici che descrivono l’amore infinito del Padre
“Non è impaziente come noi, che spesso vogliamo tutto e subito, anche con le persone. Dio è paziente con noi perché ci ama, e chi ama comprende, spera, dà fiducia, non abbandona, non taglia i ponti, sa perdonare. Ricordiamolo nella nostra vita di cristiani: Dio ci aspetta sempre, anche quando ci siamo allontanati! Lui non è mai lontano, e se torniamo a Lui, è pronto ad abbracciarci”.
Il Papa invita ancora una volta a non scoraggiarsi, a non lasciarsi condannare dai propri peccati o dalla propria poca fede, Dio aspetta proprio te, ripete, attingendo anche a ricordi personali, legati al proprio ministero sacerdotale.
Dopo la solenne Messa di insediamento in qualità di Vescovo di Roma nella sua cattedrale, il Papa si è affacciato dalla Loggia della Basilica Lateranense. Il suo è stato un saluto improvvisato e affettuoso rivolto ai romani.
Fratelli e sorelle,
buonasera! Vi ringrazio tanto per la vostra compagnia nella Messa di oggi. Grazie tante! Vi chiedo di pregare per me, ne ho bisogno, non vi dimenticate di questo. Grazie a tutti voi! E andiamo avanti tutti insieme, il popolo e il Vescovo, tutti insieme, avanti sempre con la gioia della Risurrezione di Gesù, Lui sempre è al nostro fianco.
In precendenza il Papa aveva recitato il Regina Coeli, in una Piazza San Pietro gremita da 100 mila fedeli. Il Santo Padre ha preso spunto dal Vangelo domenicale, dal saluto che Cristo rivolge ai suoi “Pace a voi!”.
Questa pace è il frutto della vittoria dell’amore di Dio sul male, è il frutto del perdono. Ed è proprio così: la vera pace, quella profonda, viene dal fare esperienza della misericordia di Dio.
Un applauso sale dal colonnato quando il Papa ricorda la festa della Divina Misericordia, che il Beato Giovanni Paolo II stabilì per la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua e alla cui vigilia si spense otto anni fa. “In ogni tempo e in ogni luogo”, ricorda, “sono beati coloro che, attraverso la Parola di Dio, proclamata nella Chiesa e testimoniata dai cristiani, credono che Gesù Cristo è l’amore di Dio incarnato, la Misericordia incarnata. E questo vale per ciascuno di noi!”.
Abbiamo anche noi più coraggio di testimoniare la fede nel Cristo Risorto! Non dobbiamo avere paura di essere cristiani e di vivere da cristiani! Noi dobbiamo avere questo coraggio, di andare e annunciare Cristo Risorto, perché Lui è la nostra pace, Lui ha fatto la pace col suo amore col suo perdono, col suo sangue, con la sua misericordia.