BANGUI – In Repubblica Centrafricana cresce la sofferenza della minoranza cristiana. Molte le comunità prese di mira dai ribelli Seleka. I miliziani derubano, saccheggiano, depredano e danno vita a ogni forma di violenza. Oltre 200mila gli sfollati in fuga, oltre 49mila i rifugiati nei Paesi confinanti. La gravità della situazione è stata descritta da Luca Mainoldi, responsabile per l’Africa dell’Agenzia Fides. I ribelli hanno preso di mira le comunità cristiane e la Chiesa cattolica in modo particolare. Sono state saccheggiate diverse missioni e anche i pochi beni della Chiesa. Padre Aurelio Gazzera, carmelitano scalzo missionario a Bozoum, nel suo blog scrive che i ribelli tuttavia usano le strutture missionarie, ad esempio per farsi curare. Padre Aurelio riporta la testimoniaza di un giovane che in uno scontro dice di non essere stato colpito, ma ferito dal fatto di aver assistito alla tortura di un essere umano, senza poter fare qualcosa. È la stessa cosa che provo – conclude padre Gazzera – e che proviamo di fronte a quello che sta succedendo in Centrafrica.