Lavori alla galleria Biassa, Vesco: “Situazione sotto controllo”

sciopero_treniGENOVA – Il periodo di disagio per chi viaggia in treno sulla linea ferroviaria Genova-La Spezia era previsto ed è dovuto a ragioni tecniche: sono in corso i lavori di allargamento di un binario all’interno della galleria Biassa; pertanto, dopo Corniglia verso La Spezia i treni possono percorrere un solo binario a senso unico alternato. Il termine dell’intervento è fissato per l’8 di febbraio. Il sopralluogo effettuato questa mattina dall’Assessore ai Trasporti della Regione Liguria Enrico Vesco ha dato esito positivo: “effettivamente -ha dichiarato-, tutte le misure assicurate da Trenitalia sono state messe in atto: sono presenti due locomotori fissi nelle stazioni di La Spezia e Levanto, pronti ad intervenire in caso di guasti; il servizio trasporto prevede meno treni, ma i convogli sono più capienti; vengono rispettati gli orari, entrati in vigore questa settimana”. I forti ritardi accusati l’altroieri sono stati causati da un guasto sulla linea che non ha nulla a che vedere con i lavori nella galleria Biassa. Vesco ha anche assicurato che la situazione verrà costantemente monitorata, di modo che tutti funzioni senza penalizzare i pendolari e che sia rispettato il cronoprogramma, di modo che i lavori in galleria finiscano tassativamente entro la scadenza dell’8 febbraio. Dal giorno successivo la circolazione ferroviaria nella Liguria di Levante dovrà tornare alla normalità. Per il momento il movimento dei treni sarà così regolato: non ci sono variazioni per i treni Intercity e freccia bianca, che hanno la precedenza; i treni regionali a lunga percorrenza Genova-La Spezia, a loro volta, hanno la precedenza sugli altri treni locali: in questo caso, però, c’è stata una rimodulazione degli orari, rispetto alla quale non dovrebbero esserci ritardi; questi treni, in generale, fanno più fermate, in modo da raccogliere i passeggeri nelle stazioni minori, penalizzate dalla soppressione di alcuni treni. I treni regionali a breve percorrenza sono stati in parte soppressi, in parte rallentati negli orari, sempre per l’esigenza di servire più stazioni.