Il Papa all’Angelus: i cristiani vivano come lampada accesa nel mondo

1_0_771663CITTA’ DEL VATICANO – All’Angelus, Papa Francesco ha espresso un augurio speciale per le Olimpiadi in corso a Sochi, in Russia. Un pensiero rivolto a quanti hanno organizzato l’evento come anche ai protagonisti delle diverse discipline sportive: “In questi giorni si svolgono a Sochi, in Russia, i Giochi Olimpici Invernali. Vorrei far giungere il mio saluto agli organizzatori e a tutti gli atleti, con l’auspicio che sia una vera festa dello sport e dell’amicizia”. Prima delle parole sulle Olimpiadi, commentando il Vangelo, il Papa aveva sottolineato che anche noi, come i discepoli che seguivano Gesù, siamo chiamati ad essere “il sale della terra” e la “luce del mondo”. E questo, ha osservato, sarà possibile se saremo “poveri in spirito, miti, puri di cuore” e “misericordiosi”. Il Papa ha così ricordato che l’11 febbraio la Chiesa celebra la Giornata Mondiale del Malato, nella memoria della Beata Vergine di Lourdes. E’ l’occasione “propizia”, ha esortato, “per mettere al centro della comunità le persone malate, pregare per loro e con loro, stare loro vicini”. In particolare, ha soggiunto, “possiamo imitare l’atteggiamento di Gesù verso i malati di ogni genere: il Signore si prende cura di tutti, condivide la loro sofferenza e apre il cuore alla speranza”. Ma il Papa non ha mancato di rivolgere il pensiero anche agli operatori sanitari che, ha detto, svolgono un “lavoro prezioso”. Essi, ha rilevato, “incontrano ogni giorno nei malati non solo dei corpi segnati dalla fragilità, ma delle persone, alle quali offrire attenzione e risposte adeguate”.