Lavagna, aliquota TASI al 2.5 per mille

lavagna_franzoni1 comuneLAVAGNA – Lavagna ha posto al 2,5 per mille l’aliquota per la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, che andrà a coprire il 45% del costo complessivo di illuminazione, mobilità, anagrafe e altri settori. Lo ha stabilito il Consiglio comunale nel corso della seduta di ieri sera. La Tasi, sarà versata da tutti i possessori di prima casa, eccezion fatta per alcune categoria catastali, e andrà versata per la prima rata entro il 16 di ottobre, e per la seconda a dicembre. Invariate le aliquote e le detrazioni Imu per l’anno 2014 rispetto al 2013.
Il consiglio comunale ha inoltre approvato il piano delle opere pubbliche per l’anno in corso e per il triennio 2014/2016. L’elenco andrà poi ulteriormente aggiornato. la novità è rappresentata dall’inserimento di ulteriori interventi migliorativi degli impianti nella struttura del Parco del Cotonificio, ossia il Parco Tigullio, lungo la Via Aurelia verso Cavi.
Approvato anche il piano delle alienazioni immobiliari, con cui l’amministrazione comunale ha posto in vendita alcuni immobili e aree oggi non più utilizzati, per cercare di racimolare risorse. In particolare saranno venduti tramite asta pubblica alcune porzioni di terreno, un appartamento a Genova e l’ex scuola di Sorlana, sulla collina, sopra Cavi.
Nel corso della seduta del consiglio comunale l’amministrazione ha risposto anche all’interrogazione presentata dal consigliere comunale del Movimento cinque stelle, Alessandro Lavarello, in merito al ripristino dell’argine del fiume Entella, fortemente danneggiato a causa delle forti piogge dei mesi scorsi. Il sindaco ha assicurato che sarà il Comune stesso a farsi carico dei lavori, perchè la Provincia ha comunicato di non avere mezzi e risorse per poter intervenire. Ad oggi si attende il nulla osta da parte della Regione, perchè la zona dell’Entella è sito di interesse comunitario. Ma sono necessari interventi urgenti, in vista della stagione autunnale.
Rinviate al prossimo consiglio comunale due mozioni presentate sempre dal Movimento cinque stelle, la prima per installare distributori di acqua pubblica in città, la seconda per introdurre strumenti di partecipazione da parte della cittadinanza. Le pratiche sono state rinviate per ragioni di carattere tecnico, ma è emersa una sostanziale disponibilità da parte di tutto il consiglio comunale.