Il Papa chiede perdono agli indigeni del Messico, spogliati delle loro terre

S. CRISTOBAL (Messico) – La Messa del Papa con le comunità indigene messicane a S. Cristobal de Las Casas nel Chiapas è stata una festa: erano presenti oltre 100.000 fedeli nel Centro sportivo municipale. Alle spalle dell’altare è stata posta un’imponente impalcatura, che riproduce la facciata della Cattedrale. La difesa dell’ambiente è stato, quindi, il messaggio forte rilanciato da S. Cristobal, nell’ultimo lembo del Messico, dove il Papa è venuto a chiedere scusa agli indigeni, spogliati dei loro beni. “Siamo cresciuti pensando che eravamo proprietari e dominatori della terra -ha detto il Pontefice-. Per questo, tra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra. La sfida ambientale tocca tutti. “Non possiamo più far finta di niente di fronte a una delle maggiori crisi ambientali della storia -ha denunciato-. Bisogna imparare dai popoli indigeni americani, che da sempre sanno relazionarsi armonicamente con la natura. Tuttavia, molte volte, sono stati incompresi ed esclusi dalla società”.
“Perdono, fratelli! -ha esclamato il Pontefice- Il mondo di oggi, spogliato dalla cultura dello scarto, ha bisogno di voi! Il mondo di oggi ha bisogno di reimparare il valore della gratuità!”. “Il Creatore non ci abbandona -ha concluso-, non fa mai marcia indietro nel suo progetto d’amore, non si pente di averci creato. Gesù Cristo continua a morire e risorgere in ogni gesto che compiamo verso il più piccolo dei suoi fratelli”.