Turismo nel Tigullio: ecco le strategie per l’innovazione

CHIAVARI – Ci stiamo inoltrando nella primavera, stagione statisticamente favorevole al turismo nel nostro territorio, e già il ponte di Pasqua ha dato risultati molto positivi. Ma come valorizzare sempre più la straordinaria bellezza del Tigullio, per attrarre nuovi visitatori e consolidare i flussi? Il punto è stato fatto in un recente convegno a Chiavari

Il territorio è sempre lo stesso: bellissimo, senza dubbio. Cambia la strategia per proporlo ai possibili ospiti. In un mondo in evoluzione rapidissima, sempre più piccolo sotto il profilo delle distanze e della comunicazione, come rilanciare, o lanciare del tutto, il Tigullio? Se lo sono chiesto esperti e nuovi soggetti di impresa al convegno organizzato a Chiavari su tradizione einnovazione nel campo del turismo. Il punro di partenza è la ricchezza che c’è: natura, gastronomia, artigianato

Chi sta cavalcando, e con risultati interessanti, questa prospettiva è Niasca Portofino, start up nata nel 2012 sul Monte del borgo più famoso d’Italia per farlo conoscere oltre i confini del turismo di lusso e commercializzare prodotti in realtà semplicissimi: la passata di pomodoro, il limoncino, la marmellata. In pochi anni questo gruppo di giovani portofinesi è riuscito a portare prodotti locali in Cina, in Brasile e negli Stati Uniti