Intervento alla foce del fiume Entella: il Ministero dell’Ambiente esprime dubbi

LAVAGNA – Quale collegamento c’è tra l’intervento alla foce dell’Entella e la mitigazione del rischio idraulico? Il rafforzamento del segiun di Lavagna serve effettivamente a contenere il rischio alluvione? E’ questo fondamentalmente l’interrogativo che il Ministero dell’Ambiente pone alla Regione Liguria e alla Città Metropolitana di Genova in merito alla dibattuta questione del segiun, ovvero del muro di contenimento sulla sponda lavagnese del fiume. I dubbi ministeriali ci sono e scaturiscono da una mozione del Consiglio comunale di Lavagna che il 18 dicembre 2015 si dichiarava contrario al rafforzamento delle difese spondali e dalla relazione del Comitato Giù le mani dal fiume Entella, che evidenziava i numerosi punti critici dell’opera progettata. Dal documento ministeriale emerge anche un passaggio, che sinora era stato tenuto all’oscuro: il finanziamento di 8 milioni di euro, già rilasciato dal Ministero dell’Ambiente, che coprirebbe quasi tutto il costo dell’intervento, era stato messo in forse dallo stesso Ministero, che, visto il ritardo di attuazione, aveva avviato il procedimento di revoca nel novembre 2014; la Regione Liguria, però, aveva bloccato tutto, comunicando nel dicembre 2015 parere contrario alla revoca del finanziamento. Ora, però, il Ministero vuole avere dalla Regione Liguria e dalla Città Metropolitana tutte le informazioni sull’utilità effettiva del progetto relativo al I lotto di interventi, che vanno dalla foce al ponte della Maddalena.