Piano dei rifiuti della Città Metropolitana: serve un impianto nel Tigullio

GENOVA – Il Consiglio Metropolitano di Genova ha adottato il piano dei rifiuti, che punta ad arrivare al 65% di raccolta differenziata entro il 2020. L’obiettivo è condiviso da tutti: il piano metropolitano dei rifiuti, infatti, è stato adottato all’unanimità; conseguentemente, i materiali residui in discarica dovrebbero scendere da 300.000 a 86.000 tonnellate all’anno.
“Il piano -ha spiegato il consigliere delegato all’Ambiente Enrico Pignone- punta innanzitutto sulla raccolta porta a porta, ovunque sia praticabile sul territorio, e sulla massima riutilizzazione possibile delle frazioni organiche con impianti di pretrattamento, compostaggio e biodigestione”.
Per il trattamento della frazione organica dei rifiuti, stimata in 89.100 tonnellate nel 2020 dai parametri regionali, saranno necessari un impianto per Genova con capacità di 70.000 tonnellate annue, uno per il Golfo Paradiso e il Tigullio da 16.000 tonnellate, nonché una serie di piccoli impianti, da 20 a 36, per il compostaggio, della capacità complessiva di 3.100 tonnellate annue. Il ciclo dell’organico prevede la separazione del secco dall’umido: si tratterà allora di aumentare la capacità dei due impianti maggiori di Genova Scarpino e di Rio Marsiglia, che sono collegati anche a due discariche di servizio per i rifiuti non utilizzabili dopo la differenziazione; nel piano si prevede anche l’ipotesi di aggiungere un terzo impianto di separazione e biodigestione, nel Comune di Orero in val Fontanabuona.
Durante il dibattito in Consiglio il Sindaco Marco Doria e il consigliere delegato Enrico Pignone hanno preso una posizione molto ferma nei confronti della decisione dell’Ato regionale di trasferire in  modo permanente i rifiuti del Tigullio e della Val Petronio in provincia di La Spezia: questo aumenterebbe i costi per i residenti del comprensorio sino quasi a raddoppiarli: si passerebbe da 110 euro a tonnellata a 180 euro. Sulla decisione dell’Ato regionale il consigliere Pignone ha annunciato un’impugnativa al Tar.