Operazione “I Conti di Lavagna”: le indagini

LAVAGNA – Questa mattina è stata eseguita una misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribubale di Genova il 16 giugno scorso nei confronti di tre esponenti della famiglia Nucera e due della famiglia Rodà per i quali è stata disposta la custodia in carcere. Tre esponenti del mondo politico locale sono invece agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di avere contatto con persone diverse dai familiari conviventi: Gabriella Mondello, Giuseppe Sanguineti e Massimo Talerico. Nei confronti di Giovanni Nucera e Massilimiano Arco è fatto obbligo di dimora nel comune di residenza, mentre per Ivana Pinasco è fatto divieto di esercitare la carica di legale rappresentante di persone giuridiche. Sono state eseguite misure patrimoniali con il sequestro disposto dal GIP di tutti i beni riconducibili all’indagato Francesco Paolo Rodà. In particolare: alcuni locali commerciali, due magazzini tra Sestri L. e Lavagna, alcuni appartamenti tra Lavagna, Sestri L. e Milano, tre autovetture, un’impresa individuale di Sestri L., tutti i rapporti finanziari. Il PM ha disposto il sequestro preventivo in via d’urgenza dei beni oggetto di vari reati di abuso d’ufficio contestati agli amministratori pubblici, nonchè  dei beni riconducibili al traffico illecito di rifiuti. Tra questi quattro chioschi sul lungomare di Lavagna, il bar di via Vittorio Veneto, la società Autotrasporti Nucera e l’Eco Centro.