Operazione “I Conti di Lavagna”: le ipotesi di reato

LAVAGNA – Attività organizzata per il traffico illecito dei rifiuti, gestione o controllo di attività economiche (diversi bar e locali tra Lavagna e Sestri Levante, un albergo, una sala scommesse, una società di autotrasporto e un’area di conferimento dei rifiuti tutti posti sotto sequestro dal Gip), concessioni, appalti e servizi pubblici. E ancora, detenzione di armi e munizioni, traffico di sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo e scommesse clandestine, aiuto alle famiglie ‘ndraghetiste, impiego di denaro di provenienza illecita e intestazione fittizia di beni e in ultimo, ma non perchè meno gravi, voto di scambio, abuso d’ufficio, ommissione di controllo. Sono in sintesi il quadro dei reati contestati ai diversi soggetti coinvolti nella vasta operazione di polizia scattata questa mattina a Lavagna e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Genova. Otto le persone che sono state arrestate. Di queste cinque sono in carcere (Antonio, Francesco e Paolo Nucera e Antonio e Francesco Antonio Rodà, secondo l’accusa affiliati alla cosca calabrese dei Rodà Casile), tre ai domiciliari (l’ex sindaco ed ex parlamentare Gabriella Mondello, l’attuale sindaco di Lavagna Giuseppe Sanguineti e il consigliere al patrimonio Massimo Talerico), per un totale di 23 persone indagate (tra cui il vicesindaco del comune Barbieri e l’ex assessore regionale Boitano), Nucera Giovanni e Arco Massimiliano (per i quali è stato deciso l’obbligo di dimora a Lavagna). I capitoli aperti dalla Procura Distrettuale Antimafia sono diversi e numerosi, tutti comprovati da intercettazioni ambientali, sia audio che video. Un’indagine partita nell’autunno del 2013 a seguito del ritrovamento in un terreno a San Colombano Certenoli di un arsenale di armi poi sequestrate. Pistole, munizioni e fucili risultati di proprietà della famiglia Nucera che prima le custodiva in un hotel di Lavagna e poi nella discarica di Via Madonna della Neve. Le intercettazioni autorizzate nel contesto dell’indagine hanno aperto un vaso di Pandora che ha permesso di stabilire la decennale attività criminosa del sodalizio lavagnese, le sue ramificazioni e la sua influenza sul contesto politico locale. Una pressione, quella della famiglia Nucera Rodà, divenuta più  evidente, secondo l’accusa, durante la campagna elettorale del 2014 e la successiva l’elezione dell’attuale sindaco Sanguineti. Le intercettazioni ambientali riprendono conversazioni tra Paolo Nucera prima con l’ex sindaco Mondello per lo spostamento di voti e poi con Sanguineti, Talerico e un’esponente della Polizia Municipale nel corso della quale gli aspiranti amministratori hanno chiesto il benestare della loro elezione in cambio di favori che poi, come di fatto è successo, avrebbero ricambiato. Gli esponenti locali della cosca avrebbero poi fornito una base logistica alle famiglie ‘ndranghetiste nelle loro visite ai parenti detenuti nelle carceri di Genova o Voghera. Oltre alle diverse attività commerciali non in regola (singolare il caso dei chioschi abusivi della passeggiata e di Piazza Vittorio Veneto), è sicuramente quello della gestione dei rifiuti il settore nei quali si consuma in maniera più evidente il rapporto criminoso con la pubblica amministrazione. Già a partire dalla gestione dell’evento alluvionale del novembre 2014 nel corso del quale, approfittando della situazione di emergenza, sono state prese decisioni a favore della famiglia Nucera e il conferimento dei rifiuti a Scarpino invece che a Rio Marsiglia con un’aggravio di spesa per la collettività. Base operativa restava comunque l’Eco centro di Vico della Neve dove anche il nuovo soggetto appaltatore della raccolta differenziata era costretto a operare, su pressione del sindaco. Le indagini restano limitate agli ultimi anni, anche se gli inquirenti non hanno raccolto prove del coinvolgimento delle passate amministrazioni. Anzi, dalle testimonianze raccolte si è evidenziato come alcuni funzionari avessero cercato di fermare la deriva criminosa, ma a causa di questo sono stati trasferiti o penalizzati.