Toccare gli esclusi purifica: il Papa tiene l’udienza con un gruppo di rifugiati

CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco ha tratto spunto per la catechesi pronunciata questa mattina in Piazza San Pietro dall’episodio evangelico della guarigione del lebbroso, che chiede a Lui la purificazione. Ha descritto in particolare la piena fiducia che egli ripone nel Signore, in forza della quale egli trova la forza di rimpere ogni schematismo e convenzione sociale, che imponevano ai lebbrosi di restare lontani dalla città, per inginocchiarsi e chiedere la guarigione, sia nel corpo che nello spirito. Il Papa ha messo in luce come Gesù conceda al lebbroso la purificazione e al tempo stesso questo ponga le basi per una trasformazione radicale della sua esistenza.

E come avete visto, il Papa parlava dal palco, accanto ad un gruppo di rifugiati a cui ha offerto accoglienza. All’inizio, prima della catechesi, il santo Padre li ha accompagnati sul palco di Piazza San Pietro e li ha fatti sede sui gradini dell’altare allestito per l’Udienza. Dalla loro presenza il Papa ha tratto spunto anche per un passaggio della sua riflessione, tracciando un parallelo fra Gesù che rompe gli schemi e si avvicina al lebbroso e ciascuno di noi, chiamato a rimpere il muro dell’indifferenza e ad avvicinarsi ai poveri. Riferendosi proprio ai rifugiati il Papa ha detto: “Tanti pensano di loro che è meglio che fossero rimasti nella loro terra, ma lì soffrivano tanto. Sono i nostri rifugiati, ma tanti li considerano esclusi. Per favore, sono i nostri fratelli! Il cristiano non esclude nessuno, dà posto a tutti, lascia venire tutti”.