Città metropolitana: “Levaggi proponga una soluzione alternativa al depuratore comprensoriale in Colmata”

CHIAVARI – La Città metropolitana difende la scelta di collocare un impianto per la depurazione delle acque di portata comprensoriale a Chiavari in Colmata, ma apre ad eventuali alternative: Chiavari proponga una soluzione, ma alla svelta è, in sintesi, il messaggio contenuto nella lettera inviata al sindaco Roberto Levaggi dal consigliere incaricato all’ambiente Enrico Pignone.
Nel documento, che definisce “pregiudiziale” l’opposizione del Comune di Chiavari alla scelta individuata, Pignone mette in luce come, proprio Chiavari, non abbia proposto alternative concrete al progetto approvato dal Consiglio metropolitano e per il quale, lo ricordiamo, procede a tutt’oggi la porgettazione. Progettazione che prevede la costruzione di un impianto per il bacino dell’Entella (Chiavari, Lavagna e comuni del loro entroterra e di parte della Val Fontanabuona) e la zona di Sestri Levante e della Val Petronio. Per Pignone, i vantaggi sono molteplici: superamento delle procedure di infrazione per Lavagna, Sestri Levante e Riva Trigoso, valorizzazione dell’area di Preli, garanzie per Chiavari che fra cinque anni avrebbe, comunque, un impianto obsoleto.
Sestri Levante, però, evidenzia la lettera, ha messo a disposizione l’area di Ramaia per l’impianto che dovrebbe servire la Val Petronio; quindi, conclude il documento, la soluzione del doppio depuratore, benchè decisamente più onerosa per la comunità, si può perseguire, ma solo se un’alternativa valida viene presentata in tempi rapidissimi. L’assenza di tale soluzione, afferma Pignone, raffoza la convinzioen della bontà della scelta fatta a suo tempo, ovvero quella di un impianto unico in Colmata a mare a Chiavari