LAVAGNA – A Lavagna il 30 settembre scadono i contratti relativi al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani differenziati e al traporto al sito di smaltimento finale. Tema particolarmente caldo, perchè oggetto delle inchieste che hanno coinvolto anche l’amministrazione comunale, e che hanno portato allo scioglimento del consiglio.
Il Comune, nella sua gestione commissariale, ha pertanto attivato la nuova gara di appalto, con l’introduzione di alcune novità, fra cui le nuove isole ecologiche in determinate zone del territorio comunale, che andranno ad integrare il sistema di raccolta porta a porta. Nel contempo, saranno dismesse le isole interrate, ormai obsolete e mal funzionanti.
Inoltre sarà attivato un servizio di piattaforme mobili per il ritiro dei rifiuti ingombranti, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, sfalci e potature, ferro e legno.
Il Comune andrà a gara senza la previsione di una stazione di trasbordo dei rifiuti. Ovvero, sarà dismesso il sito della Madonna della Neve, da cui è scaturita l’inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto di cinque persone coinvolte nelal sua gestione.
Il risparmio di spesa, pari a 113.620,00 euro sarà destinato a servizi d’igiene urbana quali lo spazzamento meccanico e la derattizzazione.
Secondo i dati forniti dall’amministrazione comunale, da quando il sito è stato posto sotto sequestro, il servizio è stato organizzato in maniera efficiente con risultati di raccolta differenziata in costante aumento, e nonostante l’intensificarsi degli abbandoni dei rifiuti sul territorio comunale. La percentuale di raccolta differenziata per il mese di luglio siè attestata al 74,20, mentre dall’inizio dell’anno la percentuale ammonta al 70,62, (nel 2015 era del 69% e per il mese di luglio era 67,51%). Secondo gli uffici comunalil, questo risultato dovrebbe portare ad un risparmio ulteriore, relativo ai costi per lo smaltimento in discarica, che ad oggi ammonta a 125 euro per ogni tonnellata di rifiuto indifferenziato smaltito.
