Expo Fontanabuona e il mancato finanziamento: il commento di Renato Lagomarsino

SAN COLOMBANO CERTENOLI – Dura presa di posizione del responsablie del Lascito Cuneo di San Colombano Certenoli, Renato Lagomarsino, sulla vicenda del mancato finanziamento da parte della Regione della prossima edizione di Expo Fontanabuona, situazione che quasi sicuramente non ne permetterà l’allestimento per quest’anno. Di seguito la nota scritta dallo storico e giornalista da sempre in prima linea per la promozione e la valorizzazione della Val Fontanabuona.

EXPO FONTANABUONA AFFOSSATA PER SORTEGGIO

di terre di mariExpo Fontanabuona è stata esclusa, per sorteggio, dai contributi regionali che fino allo scorso anno ne consentivano l’organizzazione e lo svolgimento. Ma affidare ad un sorteggio il sostegno di una manifestazione che ha alla spalle 32 edizioni, che ha sempre avuto una larga partecipazione di espositori e di visitatori, che rappresenta la “vetrina” non solo della Fontanabuona ma di tutto l’entroterra, è veramente un modo di agire sconsiderato, messo in atto per non assumersi responsabilità. E’ evidente che i politici insediati nel palazzo della Regione non hanno saputo, quanto meno in questo caso, fare il loro dovere. Non possiamo infatti ritenere che siano stati messi lì per giocare a testa e croce, bensì per ragionare ponderatamente e decidere. Se non hanno saputo trovare un metodo di valutazione per fare una scelta obiettiva evidentemente c’è qualcosa che non va. Ricorrere al sorteggio è una scorciatoia pilatesca che lascia molti scontenti e pochissimi soddisfatti. A questo punto chi voglia fare un esame della situazione non può esimersi dal dire che la Regione, con le sue due ultime amministrazioni, ha recato un danno enorme all’entroterra. Ha abolito sconsideratamente le Comunità montane, unico organismo rappresentativo al di sopra dei Comuni, ne ha confiscato i beni comprese le strutture dell’Ecomuseo, ha provocato, di conseguenza, la chiusura del museo archeologico, delle cave di Isolona e Cornia, della ricostruzione, con materiali originari, della necropoli ligure di Chiavari al Chiapparino di Cicagna. Come ulteriore conseguenza sono caduti in abbandono la pista ciclabile e i vari sentieri che erano stati ripristinati per farne degli itinerari escursionistico-culturali, e, quel che è peggio, in assenza di una istituzione rappresentativa di tutto il territorio stanno spuntando gli antichi campanilismi. Non parliamo poi del “traforo”, la carota appesa davanti al muso dell’asino ad ogni tornata elettorale per indurlo a continuare a credere in una secolare illusione.

La fine di Expo Fontanabuona cade in un momento brutto per la vallata, afflitta dalla crisi ormai irreversibile dell’ardesia. sovrappostasi a quella generale dell’economia. Il clima che vi si respira è di scoramento e rinuncia. Manca l’entusiasmo dei tempi passati, manca un punto di riferimento politico dal quale attingere un pò di fiducia. L’autorità regionale è lontana, la città metroplitana è assente. I tempi degli onorevoli che si facevano interpreti della voce del territorio fanno parte dei ricordi. Tutto è cambiato in peggio. La vallata è andata indietro di venti-trent’anni.

L’ultima mazzata è arrivata dalla Regione, ma è colpa della sorte.

Renato Lagomarsino