Rapallo, sì allo svincolo per Villa Lia e Hotel Ambra

RAPALLO – Su una pratica in apparenza semplice, come lo svincolo di due strutture alberghiere piccole, Villa Lia e l’Hotel Ambra, il Consiglio comunale di Rapallo si è acceso, e la discussione si è protratta a lungo.
In primo luogo perchè, preliminarmente, sono state poste delle pregiudiziali. Secondo Armando Ezio Capurro, infatti, alla luce delle disposizioni della legge regionale del 2008 che affronta la materia, gli svincoli sarebbero vietati; interpretazione respinta dalla maggioranza in consiglio comunale, che, con voto, ha deciso di discutere comunque la pratica.
In secondo luogo la discussione si è protratta perchè la posizione dei consiglieri comunali erano estremamente distanti. Basti pensare che, alla fine, lo svincolo è stato approvato a maggioranza strettissima. A votare no ci sono stati sette consiglieri di opposizione e l’ex sindaco oggi presidente del Consiglio comunale, Mentore Campodonico. Astenuto Franco Parodi di Forza Rapallo, anch’egli in forza alla maggioranza, e complice l’assenza della consigliera Anna Budino, la pratica è stata approvata con soli otto sì.
L’ex sindaco Mentore Campodonico ha votato no (“Solo per questa pratica”, ha precisato questa mattina), in coerenza con quanto fatto durante la sua amministrazione, quando, cioè, aveva posto il vincolo sugli alberghi (scelta riproposta anche durante l’amministrazione Costa nel 2013). E in ragione della necessità di incentivare l’apertura di nuove strutture alberghiere in città, magari piccole, ma rese belle e attraenti per i turisti, come succede per due piccole strutture di S. Margherita Ligure, che, con una decina di camere appena, stanno facendo però parlare di sè.
Dal canto suo l’opposizione ha lamentato l’assenza di interesse pubblico nello svincolo, e la mancanza di adeguati incentivi per gli albergatori. una discussione, insomme, che si è spostata sul tema della vocazione della città, e sulle sue prospettive future di occupazione.
La seduta si era aperta con il voto unanime sulla mozione di sentimento, presentata dai consiglieri Mele, Baudino e Tassara, contro la politica urlata e le offese a mezzo social network, e si è chiusa con l’approvazione di una variaizone di bilancio. Rinviate alla prosisma seduta le altre pratiche.