Pasta sequestrata donata alle comunità più bisognose di El salvador, Perù e libia

GENOVA – Era pasta prodotta in Turchia, ma le indicazioni sulla confezione erano poco leggibili e facilmente cancellabili, mentre si leggevano molto bene le indicazioni relative alla qualità e alla tradizione del prodotto italiano: per questo, 12 container di pasta sono stati sequestrati dal personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova. In totale, si tratta di 350 tonnellate di pasta, che avrebbero potuto trarre in inganno i consumatori, rispetto alla reale provenienza dei prodotti.
A questo punto, però, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, tenuto conto del fatto che gli alimenti hanno una data di scadenza piuttosto lontana, e che cusdotirli e conservarli correttamente composte delle spese, ha deciso di donare queste confezioni ad enti caritativi.
Tramite la Comunità di sant’Egidio, la pasta andrà direttamente alle comunità più bisognose in El Salvador, in Perù e in Libia, facendo particolare attenzione alle fasce più a rischio: gli anziani ultra settantenni ed i bambini. Il trasporto dei container sarà finanziato dalla Cooperazione Italiana ed effettuato da UNHRD, il network di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite. Il riempimento dei container della merce donata è stato possibile grazie alla collaborazione della Società Parodi di Genova-Rivarolo che ha messo a disposizione uomini e mezzi.