Tigullio Occidentale, i danni comune per comune dopo il COM di Rapallo

RAPALLO – Un evento meteorologico senza precedenti, con la forza del mare che si è abbattuta con un impeto inaudito colpendo indistintamente tutta la Liguria – da Ventimiglia a Sarzana – e lasciando il Tigullio Occidentale in ginocchio. Questa mattina, al risveglio, i danni riscontrati a Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino e Zoagli sono ingenti, pur se con lato positivo di enorme rilevanza: non si contano feriti. A fare la conta dei disagi, i sindaci Carlo Bagnasco, Paolo Donadoni, Matteo Viacava e Franco Rocca durante la riunione del COM (Centro Operativo Misto, struttura operativa della protezione civile che coordina le attività in caso di emergenza) del distretto Tigullio Occidentale, di cui Rapallo è capofila.

Il sindaco Carlo Bagnasco ha elencato la conta dei danni. La forza tremenda del mare ha distrutto la diga foranea del porto turistico: di conseguenza, diverse imbarcazioni hanno rotto gli ormeggi  e sono andate ad arenarsi sulla spiaggia del Lido, sugli scogli del lungomare Vittorio Veneto, nella spiaggia del Castello sul Mare. Alcuni si sono incagliati alla foce del torrente San Francesco, proprio nel cantiere per la messa in sicurezza del corso d’acqua. «Priorità assoluta: rimuovere quelle barche alla foce del torrente – ha osservato il primo cittadino – Impediscono il deflusso delle acque e, viste le previsioni meteo, rappresentano un rischio enorme. Altra criticità, il potenziale danno ambientale: le imbarcazioni che si sono arenate contengono carburante: bisogna assolutamente svuotare i serbatoi prima di rimuoverle». Su questo punto, rassicurazioni sono giunte dall’ammiraglio Nicola Carlone (comandante capitaneria di Porto di Genova), da ieri in contatto con il comandante della Locamare di Rapallo Vincenzo Orlando. Capitaneria che, ieri notte, ha vissuto ore concitate per il salvataggio di 22 membri di equipaggi nel porto rapallese apparentemente dispersi e che, fortunatamente, hanno trovato il modo di mettersi in sicurezza legandosi a una cima ed evitando quella che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.

Particolarmente critica la situazione a San Michele di Pagana, letteralmente flagellata dalle onde. Dal punto di vista della viabilità, la situazione più complessa è quella che interessa Portofino: la strada che collega Santa Margherita al Borgo, praticamente, non esiste più: sbriciolata in più punti dalla forza delle onde, come nel peggiore dei film. Portofino è raggiungibile solo via mare o tramite i sentieri sul Monte. Il sindaco Matteo Viacava ha chiesto come priorità il ripristino della fornitura di gas (sotto la strada corrono le utenze, evidenti le ripercussioni). E’ invece già stato collocato nel Borgo un presidio sanitario.

Notevoli i danni anche a Santa Margherita: il sindaco Donadoni valuta positivamente la cooperazione che già si è messa in moto con i Comuni limitrofi e gli enti sovraordinati per ripristinare la situazione.

Rammarico nella voce del sindaco di Zoagli Franco Rocca nel decretare che «la passeggiata a mare non esiste più, è sparita». Danni sono stati riportati anche da alcuni locali nella zona del lungomare.

Da tutti e quattro i sindaci, un sentito ringraziamento ai volontari, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, a tutte le persone che si sono già prodigate per affrontare l’emergenza nell’immediato.

Dal COM, il monito di continuare ad attenersi al protocollo invitando la cittadinanza ad adottare le misure di autoprotezione anche a fronte della nuova ondata di maltempo prevista per domani. Domani, 31 ottobre, le scuole cittadine saranno regolarmente aperte.