Chiediamo al Signore il risveglio dell’anima: l’auspicio alla Via Crucis a Genova

GENOVA – La croce Lignea di Gesù viaggia sulle acque al porto antico di Genova, a bordo della pilotina della Guardia Costiera, la stessa che nel settembre 2016 portò la Gesù Eucaristia, in occasione del congresso eucaristico nazionale. Le luci accese lungo l’approdo fanno da cornice al buio della notte, rendendo ancora più suggestivo e raccolto il rito della Via Crucis cittadina che, secondo tradizione, si svolge nel secondo venerdì di Quaresima, quest’anno però in una parte diversa della città. Circa 2000 i fedeli raccolti sulla banchina, che con canti e preghiera accolgono l’arrivo della Croce. Tra loro anche alcuni fratelli ortodossi, le autorità cittadine, il sindaco Marco Bucci. A presiedere il rito che ricostruisce e commemora il cammino della croce, il card. Angelo Bagnasco che segue processionalmente, insieme ai fedeli, il sacro legno, portandolo nell’ultima stazione. Il percorso si snoda lungo la passerella attigua all’acquario, con soste, stazione dopo stazione scandite dalle riflessioni preparate dall’ufficio liturgico diocesano. L’ultima, in prossimità della Nave Italia, dove il card. Bagnasco conclude il rito con una riflessione. L’arcivescovo prende spunto dalle parole rivolte da Gesù agli apostoli “Vegliate insieme a me” per approfondire il tema della solitudine, la vera grande paura dell’uomo, prima ancora della sofferenza, della malattia, della morte. Il cuore dell’uomo – ha spiegato il presule – sa che questa non è la nostra casa, la nostra casa sono gli altri, nei quali ci riconosciamo, è Dio che è venuto per noi. Da qui l’invito a “Chiediamo al Signore di svegliarci dalla sonnolenza dell’anima”.