Nuova ordinanza in Liguria? I sindaci frenano

GENOVA – “Invitiamo la Regione Liguria a non procedere oltre con le proprie autonome ordinanze nella gestione della fase 2, privilegiando realismo e senso di responsabilità”.
E’ il cuore del messaggio che 79 sindaci liguri, di diversi schieramenti politici, hanno firmato e inviato al presidente della Giunta regionale ligure, Giovanni Toti.
“Condividiamo l’esigenza e la volontà di favorire al più presto una riapertura anche anticipata delle diverse attività economiche, ma chiediamo che questa avvenga di concerto con il Governo e con i Comuni per evitare ulteriore confusione”, si legge nella lettera, che fa riferimento, in particolare, alla necessità di chiarezza riguardo ai comportamenti da tenere: “La situazione di caos normativo che si è venuta a creare negli ultimi giorni non permette ai cittadini di conoscere facilmente le misure in vigore e quindi di adottare comportamenti corretti”, continua il messaggio.
“Chiediamo e ribadiamo”, proseguono i sindaci, la necessità di una coerenza istituzionale tra le decisioni assunte dallo Stato centrale e dagli enti territoriali”.
Fra i firmatari ci sono cinque consiglieri nazionali ANCI, Fabio Natta di Cesio, Gianluca Tinfena di Arcola, Simone Franceschi di Vobbia, Enrico Ioculano di Ventimiglia, oltre a Valentina Ghio, Sindaca di Sestri Levante. La lettera è stata sottoscritta anche dalla sindaca di Savona Ilaria Caprioglio, da Claudio Scajola, sindaco di Imperia, e da Luca Pastorino, deputato e consigliere comunale di Bogliasco.
Per quanto riguarda il Tigullio ed il suo entroterra, fra i firmatari ci sono i sindaci di Borzonasca, Giuseppino Maschio, di Leivi, Vittorio Centanaro, e di Carasco, Massimo Casaretto.
La lettera chiede, infine, alla Regione, di “mantenere alta l’attenzione sul fronte sanitario, in quanto di dati dell’epidemia riferiti alla Liguria non permettono abbassamenti del livello di guardia”