La preghiera del Papa per il Myanmar: si promuovano giustizia e stabilità

CITTA’ DEL VATICANO – Al termine della preghiera dell’Angelus il Papa ha espresso tutta la sua preoccupazione per il delicato momento che sta attraversando il Myanmar, in seguito al golpe militare che il 1 febbraio ha portato all’arresto della leader e nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi. Un Paese che è rimasto “con tanto affetto” nel cuore di Francesco sin dal tempo della sua visita apostolica nel 2017 e per il quale richiama i fedeli ad una preghiera comune e silenziosa: In questo momento così delicato, desidero assicurare nuovamente la mia vicinanza spirituale, la mia preghiera e la mia solidarietà al popolo del Myanmar e prego affinché quanti hanno responsabilità nel Paese, si mettano con sincera disponibilità al servizio del bene comune, promuovendo la giustizia sociale e la stabilità nazionale per un’armoniosa convivenza democratica. Preghiamo per il Myanmar.