“Siamo qui per riconoscere nell’Uomo sulla Croce il Figlio di Dio”

CHIAVARI – “Nel racconto della Passione di Cristo c’è la parola di salvezza per tutti gli sfiduciati che, oggi, siamo anche noi”: sono le parole del Vescovo Alberto Tanasini nell’omelia pronunciata nella celebrazione della Domenica delle Palme, la seconda contraddistinta dalle restrizioni imposte dalla pandemia.

“Nel Vangelo di Marco, caratterizzato da estrema essenzialità, c’è l’invito a fare lo stesso percorso di Gesù, scoprendo che Egli dona se stesso senza confini”, ha detto il Vescovo. “Vale la pena”, ha aggiunto, “attraversare tutte le situazioni, anche quelle più faticose, perchè sappiamo che la Passione è la via per la Resurrezione. Marco vuole portarci a riconoscere in Gesù il Figlio di Dio. Noi siamo qui per ricevere quella Parola che ci incoraggia, ci sostiene, ci dà slancio, per fare la nostra professione di fede, e rinnovare la nostra meraviglia di fronte a Colui che essendo l’Unigenito si è fatto uomo e si è abbassato fino alla croce”. “Siamo qui”, ha precisato poi il Vescovo, “per ritrovare l’entusiasmo della nostra fede, e ne abbiamo bisogno, se non vogliamo ridurre la nostra vita cristiana a gesti abitudinari, da cui cerchiamo di slegarci, se possibile”. “La pandemia ha sconvolto le nostre abitudini”, ha poi aggiunto Mons. Tanasini, “ha toccato anche il nostro modo di vivere religiosamente. Ebbene oggi di fronte alla Croce di Gesù siamo chiamati a rinnovare il nostro entusiasmo per Lui, a riscoprirlo come Colui che ci crea e ci ricrea, ci dà forza e coraggio”.

L’invito conclusivo del Vescovo è stato a ripensare e rivivere il mistero di Gesù nella Settimana Santa, anche nell’offerta dei gesti quotidiani