Il Rosario e la preghiera per l’umanità sofferente

CITTA’ DEL VATICANO – All’Angelus, recitato dalla finestra del Palazzo apostolico affacciato sul piazza San Pietro, il Papa ha ricordato la catena di preghiera inaugurata sabato primo maggio, che proseguirà per tutto il mese, coinvolgendo i Santuari in tutti i continenti.

Nel primo giorno del mese mariano, è stato lo stesso Francesco a guidare la recita del rosario nella Cappella Gregoriana nella Basilica Vaticana: l’intenzione principale di preghiera è per la fine della pandemia, e, in particolare, per quanti ne sono stati colpiti più da vicino.

Davanti all’icona della Madonna del Soccorso, venerata già nel VII secolo, Papa Francesco ha letto una preghiera:

All’inizio del mese dedicato alla Madonna, ci uniamo in preghiera con tutti i santuari sparsi per il mondo, con i fedeli e con tutte le persone di buona volontà, per affidare nelle mani della nostra Madre santa l’umanità intera, duramente provata da questo periodo di pandemia. Ogni giorno di questo mese di maggio affideremo a Te, Madre della Misericordia, le tante persone che sono state toccate dal virus e continuano a subirne le conseguenze; dai nostri fratelli e sorelle defunti, alle famiglie che vivono il dolore e l’incertezza del domani; dai malati ai medici, agli scienziati, agli infermieri, impegnati in prima linea in questa battaglia; dai volontari a tutti i professionisti che hanno prestato il loro prezioso servizio in favore degli altri; dalle persone in lutto e dolore a quelle che, con un semplice sorriso e una buona parola, hanno portato conforto a quanti erano nel bisogno; da quanti – soprattutto donne – hanno subìto violenza tra le mura domestiche per la chiusura forzata, a quanti desiderano riprendere con entusiasmo i ritmi di vita quotidiana. Madre del Soccorso, accoglici sotto il Tuo manto e proteggici, sostienici nell’ora della prova e accendi nei nostri cuori il lume della speranza per il futuro.

A recitare le cinquanta Ave Maria sono stati donne e uomini, giovani, ragazzi, bambine e bambini provenienti dalle parrocchie di Roma e del Lazio, insieme ai giovani rappresentanti dei Movimenti di Nuova Evangelizzazione, dopo la lettura dei Misteri gloriosi e nel microfono è entrata  anche qualche parolina detta da una bimba tenuta in braccio che richiama l’attenzione della mamma che prega.

Come segno di unione nella preghiera, il Papa ha benedetto quindi le coroncine che saranno inviate ai trenta santuari che animeranno la preghiera del Rosario nei loro Paesi e alla cui recita si potranno unire i fedeli attraverso i mezzi di comunicazione. Infine, Papa Francesco ha impartito a tutti la benedizione e accompagnato da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, a cui si deve l’organizzazione dell’iniziativa nel mondo, ha lasciato la Cappella. Sarà ancora il Papa, iI 31 maggio prossimo a concludere la maratona di preghiera, questa volta dai Giardini Vaticani.