Chiavari si sfila dall’accordo sulla foce dell’Entella: la proposta ufficiale in Consiglio

CHIAVARI – Nel prossimo consiglio comunale ci sarà all’ordine del giorno una proposta di delibera per sfilare Chiavari dall’accordo di programma sulla messa in sicurezza della foce dell’Entella, ossia sulla costruzione della cosiddetta diga Perfigli: è l’annuncio del sindaco Marco Di Capua.
La proposta, in accordo con Lavagna, Carasco e Cogorno, è quella di chiedere alla Regione di dichiarare nullo l’accordo, attraverso la convocazione del collegio di vigilanza. Questo perchè l’atto siglato dalla precedente amministrazione non ha avuto l’approvazione formale del Presidente della Giunta regionale e, quindi, non è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di Regione Liguria. la delibera chiede però anche di sospendere ogni attività di esecuzione dei progetti approvati, fino a che non sia stata eseguita una indagine più approfondita, da affidare ad un soggetto qualificato, che verifichi se quel progetto risponda alle esigenze della piana del fiume, così come si presentano ora.
Di fatto, questo atto segue la delibera analoga di quattro anni fa, ma dal punto di vista politico sottolinea una volontà più precisa, quella cioè, scrive in una nota il sindaco, di mettere fine a “sterili strumentalizzazioni che cercano di additare l’amministrazione come favorevole, incerta, spaccata o ambigua sul tema della diga Perfigli”; Di Capua sottolinea inoltre che l’obiettivo di più ampio respiro è quello di tutelare la piana dal punto di vista ambientale e naturalistico. Come? Vincolando l’argine napoleonico sulla sponda di Lavagna del fiume Entella, soprattutto per il suo valore storico culturale. Secondo la ricostruzione del sindaco di Chiavari, infatti, è questo il grande assente nel dibattito a tratti acceso sulla messa in sicurezza del fiume, ovvero il fatto che il nuovo argine di fatto distruggerebbe quello antico. Un passaggio che l’amministrazione comunale della vicina Lavagna non ha trascurato, visto che ha avviato un confronto con la Soprintendenza per valutare l’impatto dell’opera rispetto al vincolo paesistico