Pasqua in ospedale, il vescovo a Lavagna: Cristo si fa vicino, con tenerezza

LAVAGNA – Il Vescovo Giampio Devasini ha celebrato la messa di Pasqua all’ospedale di Lavagna; al termine ha incontrato le persone ricoverate e il personale nei reparti di Medicina e Neurologia.

I segni sono tali perchè indicano qualcosa oltre sè. Se quel segno, però, è l’Eucarestia, nel giorno in cui si celebra la Resurrezione, è Cristo stesso che si fa vicino, che tocca, con tenerezza, chi pone la sua speranza in Lui.
La Messa nel piazzale dell’ospedale di Lavagna è stata questa carezza, nella mattina assolata di Pasqua: e l’esperienza dei discepoli che si recano al sepolcro e lo trovano vuoto è l’esperienza di chiunque oggi si accosta al mistero della Resurrezione e, come Giovanni, si avventura nel cammino della fede. Come? Nutrendosi della Parola di Dio, ascoltandola meditandola e mettendola in pratica, guidati dallo Spirito e nella consapevolezza che Antico e Nuovo Testamento si illuminano reciprocamente, e nell’Eucarestia

“L’amore del Padre si è manifestato concretamente nel Figlio: è un amore che si dona, gratuito, che si misura nell’assenza di misura, non proporzionato ai meriti e senza desiderio di essere corrisposto”

La visita del Vescovo si è prolungata poi per un incontro con gli ammalati ed il personale che opera nei reparti di Medicina e di Neurologia, per un confronto ed un sostegno a chi soffre e a chi si prende cura di loro; tutto questo in un momento in cui la sanità sebbene con cautela, tenta di guardare al futuro con fiducia, dopo due anni di paure.