Sanità: accordo tra medici di famiglia e Regione per reperibilità nel week end

L’influenza che continua a colpire più persone con l’incidenza che ha superato la soglia di intensità alta (dai 13 casi per mille assistiti della scorsa settimana è salita a 16 casi per mille assistiti), il Covid che comunque continua a circolare, carenze nel servizio di guardia medica che sfiorano il 50% delle necessità per un completo funzionamento. Quelle che stanno per arrivare saranno settimane difficili dal punto di vista della gestione sanitaria con il rischio, già verificatosi nel corso dei fine settimana, di un intasamento dei pronto soccorso. In questa direzione va l’accordo che è stato siglato tra la Regione e i medici di medicina generale che vedrà l’istituzione dei medici di famiglia “di guardia”. Dottori che, su base volontaria e remunerati adeguatamente, aiuteranno il sistema sanitario regionale a funzionare durante le prossime feste natalizie, contribuendo a calmierare gli accessi ai punti di prima emergenza soprattutto nei giorni festivi.

Saranno le singole Asl a gestire direttamente i medici “di guardia”. Alla vigilia di uno o più giorni festivi, ogni direttore generale stabilirà quali zone del proprio territorio avranno necessità di un presidio continuato. A quel punto, scatteranno le reperibilità dei medici che si sono messi a disposizione e che assicureranno la loro presenza negli studi. A far scattare la necessità del piano la crisi strutturale in cui sta versando il servizio di guardia medica e che soffre anch’esso per carenza di medici, tanto che i diversi poli che prima punteggiavano il territorio della stessa città di Genova sono stati sistematicamente accorpati.