10 bambini nati con il sostegno dei CAV. Una mamma dissuasa dall’aborto

CHIAVARI – Non sono i freddi numeri la cifra distintiva dell’operato dei centri di aiuto alla vita nel territorio della Diocesi di Chiavari. Al cuore dell’attività dei volontari c’è la volontà di favorire la nascita e la crescita di bambini, la custodia delle mamme in difficoltà sia economiche sia personali e morali, scongiurando l’ipotesi di aborto come soluzione ad una gravidanza indesiderata. Il Bilancio dell’attività dei singoli sportelli, offre tuttavia una foto della realtà sociale che ci circonda e, al tempo stesso, dà concretezza all’impegno degli operatori dei centri e di chi, li sostiene, anche attraverso le campagne di raccolta fondi, come la recente distribuzione delle primule per la vita.

Nei 21 anni di attività il Cav di Chiavari, che comprende gli sportelli di Chiavari e Sestri L., ha aiutato a nascere 515 bambini. Nel 2023 i nuovi nati presi a carico sono 10, così come le gestanti assistite, a cui si sommano le 4 ereditate dall’anno precedente. Le altre mamme aiutate con diverse forme di sostengo, sono state 35. Nella maggior parte è stato consegnato loro un aiuto in natura, due i casi di assistenza psicologica e morale. Delle nuove gestanti otto sono cittadine straniere, due le italiane. Sei le donne coniugate, due conviventi e due in altra situazione. L’età media delle donne in attesa è tra i 25 e 34 anni, due gestanti sono sotto i 24 anni e due tra i 35 e 39 anni. La maggioranza delle donne assistite ha diploma di scuola media inferiore ed è disoccupata. La difficoltà dichiarata con maggior frequenza è di carattere economico, in due casi la sopravvenuta disoccupazione e in altri 2 pregiudizi sociali. In otto situazioni il marito o convivente risulta essere occupato e contrario all’aborto. Una delle mamme aiutate è stata dissuasa dall’idea di abortire, dopo aver già ottenuto il certificato per procedere nell’interruzione di gravidanza.