Il silenzio, l’amore espresso in gesti e non con le parole, la fiducia in Dio, che si rivela nel sogno, l’abbandono ad una speranza intuita come promessa.
Il padre di Gesù, Giuseppe, il padre legale, è stato tutto questo. Il Papa lo ha descritto nella catechesi pronunciata nel corso dell’Udienza generale. Ha proseguito così la sua riflessione dedicata alle origini di Gesù, secondo il racconto del vangelo di Matteo.
Lo snodo centrale è l’atteggiamento di Giuseppe di fronte alla notizia della gravidanza di Maria: senza lasciarsi sopraffare dai sentimenti, Giuseppe assume una paternità in gradi di trasmettere una eredità al mondo intero: il grembo della sposa custodisce la salvezza. Giuseppe non chiede prove ulteriori, e nel silenzio obbedisce fidandosi del sogno di Dio sulla sua famiglia
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Lo sguardo del Papa riesce ogni volta a bucare lo spazio della Città del vaticano e anche questa settimana Francesco ha ricordato i fronti di guerra per cui è necessario pregare, la Palestina, Israele il Myanmar e ha pronunciato un appello per l’aggravarsi della situazione nella Repubblica Democratica del Congo