SESTRI LEVANTE – Un invito ad un cambio di prospettiva nell’annuncio del Vangelo, ad una autentica conversione. Lo ha formulato fratel Enzo Biemmi al convegno annuale dei catechisti della Diocesi di Chiavari, all’Opera Madonnina del Grappa. Partendo da una constatazione: siamo di fronte ad una svolta, richiamata fortemente dai Vescovi. Veniamo da una lunga tradizione, in cui il compito della catechesi era quello di educare alla fede che i ragazzi e gli adulti avevano già, una fede maturata negli ambienti di vita, e che la catechesi aveva il compito di sviluppare, approfondire, far diventare sistematica. Ma oggi gli ambienti dove la fede nasce stanno scomparendo: la famiglia, la scuola, il contesto socilae. La comunità cristiana dunque è chiamata a passare da una catechesi come approfondimento della fede, ad una catechesi come primo annuncio, come proposta della fede. Tutto questo si gioca in un rapporto, in una relazione. Occorre dunque creare dei luoghi dove il Vangelo sia vissuto.
Non basta, insomma, l’ora del catechismo: si tratta di riattivare un nucleo di comunità che diventi un luogo in cui le persone possano fare una esperienza di vita cristiana, prima ancora che partecipare a momenti di riflessione.
