Ospedale SML: entro il 30 aprile sfrattati gli ambulatori dell’ASL. Cresce la polemica

GENOVA – Si accende il dibattito sulla struttura dell’ex ospedale di S. Margherita L. L’edificio è stato venduto ad ARTE, l’agenzia regionale territoriale per l’edilizia. Per tale ragione l’assessore regionale alla salute Claudio Montaldo avrebbe indicato la data del 30 aprile come termine ultimo entro il quale l’ASL 4 dovrà liberare l’immobile. La notizia ha suscitato le reazioni di diversi gruppi consiliari. I consiglieri Ezio Chiesa e Armando Ezio Capurro hanno definito allarmante lo “sfratto” intimato dalla Regione all’ASL. “Siamo di fronte – scrivono in una nota – all’ennesimo schiaffo dell’assessore Montaldo nei confronti della sanità del Tigullio”. Secondo Capurro e Chiesa, l’assessore Montaldo aveva assicurato che il trasferimento degli ambulatori sarebbe avvenuto solo dopo la realizzazione della piastra ambilatoriale a Santa Margherita L. Nel pomeriggio è giunta la replica di Montaldo: l’ex ospedale venduto all’agenzia Arte deve essere messo sul mercato alle condizioni più favorevoli, e pertanto libero. “In una situazione così drammatica come l’attuale, dal punto di vista dei trasferimenti statali e delle risorse – sottolinea Montaldo – non si può più vivere di tira e molla di fronte a decisioni che sono ineluttabili”. Sull’argomento si registra anche la presa di posizione dei consiglieri del PDL. Secondo Roberto Bagnasco lo sfratto degli ambulatori da SML va contro i principi dell’assistenza sanitaria sul territorio. Bagnasco, insieme ai consiglieri Garibaldi e Rosso, confida nell’appoggio vero da parte dei consiglieri Capurro e Chiesa che dovranno esprimere, nelle sedi istituzionali, le loro opinioni. Intanto nel tardo pomeriggio di quest’oggi a SML si è svolta una riunione congiunta della commissione straordinaria sull’Ospedale e la conferenza dei capigruppo consiliari per decidere il da farsi.