Papa Francesco: pace per il mondo intero, lasciamoci trasformare dall’amore di Cristo Risorto

130402_Papa Francesco Urbi et OrbiCITTA’ DEL VATICANO – La Risurrezione del Signore ci permetta di accogliere senza paura le sorprese di Dio. Non abbiate paura delle novità! Non abbiate paura di affidarvi a Gesù! E’ quanto Papa Francesco ha chiesto ai fedeli nell’omelia nella Veglia Pasquale in San Pietro. Durante la celebrazione, il Papa ha amministrato i Sacramenti di Battesimo, Cresima e Prima Comunione a quattro catecumeni, tutti uomini, provenienti da Italia, Albania, Russia e Stati Uniti d’America.

“Siamo come gli Apostoli del Vangelo: spesso preferiamo tenere le nostre sicurezze, fermarci ad una tomba, al pensiero verso un defunto, che alla fine vive solo nel ricordo della storia come i grandi personaggi del passato. Abbiamo paura delle sorprese di Dio; abbiamo paura delle sorprese di Dio! Egli ci sorprende sempre!”.

Non ci sono situazioni che Dio non possa cambiare, ha aggiunto il Papa, non c’è peccato che non possa perdonare se ci apriamo a Lui.

“Se fino ad ora sei stato lontano da Lui, fa’ un piccolo passo: ti accoglierà a braccia aperte. Se sei indifferente, accetta di rischiare: non sarai deluso. Se ti sembra difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pace che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole”.

Il Santo Padre ha dunque concluso la sua riflessione con un invito a custodire nella memoria ciò che Dio fa per noi, un invito ripetuto la mattina di Pasqua, nel traidzionale messaggio Urbi et Orbi, pronunciato dalla Loggia Centrale della Basilica Vaticana al termine della celebrazione eucaristica, seguita in PIazza San Pietro e in Via della Conciliazione da oltre 250 mila persone, perchè è il cuore, ha detto il Santo Padre, la vera meta dell’annuncio della Risurrezione di Cristo. Una Buona Notizia che deve giungere in ogni casa

“Quanti deserti, anche oggi, l’essere umano deve attraversare! Soprattutto il deserto che c’è dentro di lui, quando manca l’amore per Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere custode di tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona. Ma la misericordia di Dio può far fiorire anche la terra più arida, può ridare vita alle ossa inaridite”.

La Pasqua, sottolinea il Papa “E’ il passaggio dell’uomo dalla schiavitù del peccato, del male alla libertà dell’amore, del bene”, perché “Dio é vita”. Ecco allora l’invito che il Papa rivolge a tutti: “Accogliamo la grazia della Risurrezione di Cristo”, chiediamo a Dio di mutare l’odio in amore, la vendetta in perdono, la guerra in pace”. Pace per il Medio Oriente. Pace per l’Iraq, implora il Papa, e pace la Siria, per la sua popolazione ferita dal conflitto e per i numerosi profughi che attendono aiuto e consolazione. Pace per l’Africa, per il Mali, la Nigeria, per il Congo e la Repubblica Centrafricana. Pace per la Penisola Coreana e prega affinché “si superino le divergenze e maturi un rinnovato spirito di riconciliazione”:

“Pace a tutto il mondo, ancora così diviso dall’avidità di chi cerca facili guadagni, ferito dall’egoismo che minaccia la vita umana e la famiglia, egoismo che continua la tratta di persone, la schiavitù più estesa in questo ventunesimo secolo… (applausi). Pace a tutto il mondo, dilaniato dalla violenza legata al narcotraffico e dallo sfruttamento iniquo delle risorse naturali! Pace a questa nostra Terra!”