Mons. Novarese: il malato protagonista, non vittima

130511_mons luigi novareseROMA – Un testimone del Vangelo che adorava Dio negli ammalati e nei sofferenti, perché scorgeva in essi l’ostensorio vivente della Passione di Cristo. Così il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha definito questa mattina mons. Luigi Novarese, fondatore della Pia Unione dei Silenziosi Operai della Croce,  presiedendo la Messa per la beatificazione nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, a Roma. Nato nel 1914 a Casale Monferrato, spese tutta la sua vita nella lotta contro l’emarginazione dei sofferenti in una visione non rassegnata o pietista, ma che assegnava loro un protagonismo attivo nell’apostolato tra gli ammalati stessi.
In questa chiave vanno lette le opere realizzate da Novarese come la Lega Sacerdotale Mariana, i Silenziosi Operai della Croce, i Fratelli degli Ammalati, e il Centro Volontari della Sofferenza, che ha una sua sezione anche nella nostra Diocesi. Assistente spirituale, Prete Rinaldo Rocca.

Desiderio di mons. Luigi era allontanare i malati e i disabili dai ghetti entro i quali la società li confina e integrarli in essa. La sofferenza – ha evidenziato il cardinale Bertone – intesa non come un problema, ma come una risorsa.