Scuola a distanza e impossibilità di vedere coetanei, alcuni consigli per aiutare i bambini nell’emergenza

Dopo la riapertura delle attività commerciali e produttive, rimane ancora incertezza – e pessimismo – su quando e come potranno riaprire scuole di ogni ordine e grado, centri estivi e tutto gli altri luoghi di socializzazione per i più piccoli. La chiusura prolungata delle scuole, unita all’impossibilità di uscire liberamente ed interagire con i coetanei, aumenta l’isolamento sociale dei bambini. Secondo un’indagine condotta dall’American Health Association 1/5 manifesta sintomi depressivi e stato di infelicità per la mancanza di relazioni. Un’altra ricerca, pubblicata su Psychology Today, mostra come la desocializzazione forzata porti a deficit di attenzione e capacità di espressione.
Gli esperti hanno stilato un breve elenco di consgili per limitare questi effetti del lockdown:
-Non sottovalutare l’importanza della didattica a distanza: le lezioni in videoconferenza favoriscono gli stimoli visivi e auditivi dei bambini, consentendogli di restare in contatto coi propri docenti e compagni di classe.
-Proporre attività ludiche che ricordino l’ambiente scolastico
-Recuperare i concetti di memoria culturale e tradizione familiare, con lavori manuali da fare insieme (es. cucinare)
-Mantenere la routine: soprattutto per i più piccoli, aiuta ad orientarsi a livello spaziale, relazione e temporale, sviluppando una sicurezza interna per compiere le semplici azioni quotidiane.
– Portare i bambini all’aria aperta almeno un’ora al giorno: non sopprimere le esigenze di movimento all’aperto che sono garanzia di una corretta salute fisica e mentale.