Il Papa: mai negoziare col demonio, opporre alle tentazioni la Parola di Dio

CITTA’ DEL VATICANO – Il diavolo è il “divisore” per antonomasia, il diavolo divide. Come? Attraverso tre potenti “veleni”: l’attaccamento, al denaro, ai beni materiali, a ruoli e posizioni, la sfiducia verso Dio, e ovviamente il potere, la smania di prevalere, il desiderio di schiacciare l’altro pur di emergere. Dalla finestra dell’Angelus, sotto un cielo grigio di pioggia che non ha scoraggiato i 20 mila fedeli presenti, il Papa, commentando il Vangelo odierno che presenta Gesù nel deserto tentato dal demonio, ha messo in guardia dalle seduzioni del mondo, dalle innumerevoli cadute che paralizzano la vita cristiana minando soprattutto l’unità. Unità che scaturisce dall’amore e che viene incarnata dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo, ma che riguarda e contraddistingue ciascuno di noi nella relazione col prossimo.

Gesù vince le tentazioni. E come le vince? Evitando di discutere col diavolo e rispondendo con la Parola di Dio. Questo è importante: col diavolo non si discute, non si dialoga! Gesù gli fa fronte con la Parola di Dio. Cita tre frasi della Scrittura che parlano di libertà dalle cose (cfr Dt 8,3), di fiducia (cfr Dt 6,16) e di servizio a Dio (cfr Dt 6,13), tre frasi opposte alle tentazioni. Non dialoga con il diavolo, non negozia con lui, ma respinge le sue insinuazioni con le Parole benefiche della Scrittura. È un invito anche per noi: con il diavolo non si discute! Non lo si sconfigge trattando con lui, è più forte di noi. Il diavolo lo sconfiggiamo opponendogli con fede la Parola divina. In questo modo Gesù ci insegna a difendere l’unità con Dio e tra di noi dagli attacchi del divisore!